600 morelli day

600 Morelli day, l'ultimo test prima di Londra , si prova la bici a pieno carico, assetto e varianti che ho fatto per rendere il grande viaggio più confortevole , il grande problema che troveremo sicuramente è l'acqua dunque ci vogliono borse impermeabili senza dover continuamente insacchettare tutto e poi le borse inzuppate pesano e rendono il materiale interno umido , a fine lavoro borse e bici sono riuscito a contenere il peso in 18 kg totali .
La prova su strada è stata molto positiva , niente borse laterali e baricentro basso a filo ruota .
Lo sbilanciamento è quasi impercettibile anche quando ti alzi sui pedali e in discesa si scende come missili, senza nessun sbandamento.
Partenza ore 5 30 da casa dopo 4 ore di sonno sempre per il problema che non ho ferie e ho dovuto lavorare fino alle ore 24 , raccolgo Mauro al casello di Verona sud e via si parte per Milano.
Arriviamo con largo anticipo , meglio così, possiamo fare i preparativi con comodo e rilassarsi un po prima della partenza.
Pian piano arrivano tutti, vecchi e nuovi è una festa si ride si scherza si mangia è bellissimo il pre gara , tutti si divertono dal campione l'icona per eccellenza il grande Enrico De Angeli al più scalcinato e associale , poi è divertente vedere i vari assetti chi vuol provare fare il tempo viaggia leggero rischiando un po e sono i rando corsaioli , chi come me è a pieno carico per provare soluzioni nuove e assetto per Londra ma legati ancora al viaggiare veloce e poi chi è arrivato all'ultimo stadio di trasformazione randagia , il viaggiare lento assaporando tutta l'essenza del randagio.
Alla 10 in punto dopo la predica del grande Fermo padre del movimento randagio italiano si parte , io faccio gruppo con i miei inseparabili amici di merenda Piero , Michele, Mauro, Giancarlo e Marco, pressappoco abbiamo lo stesso passo e siamo tutti dei gran musi , si perché è fondamentale in una rando cosi lunga avere compagni affidabili un 600 km non è una passeggiata ci vuole tanta esperienza e semplicità.
A parte io e Mauro il resto della truppa viaggia corsaiolo vedremo come butta !!!!!
Via si parte , tranquilli ci incamminiamo in questa avventura in pochi km si forma un gruppone di una cinquantina di randagi e come il solito i musi sono la d'avanti , cambi regolari , prima Piero poi Piero e poi Piero e qualche sparata mia e di Michele , dopo una 20 di km mi accorgo che Mauro partito leggermente dopo di noi deve ancora rientrare faccio cenno a Piero , rallentiamo un po e lasciamo che lavorino anche il resto del gruppo che se lo può permettere.
Il caldo è infernale si viaggia sui 37 gradi , 70 km fatti ad un passaggio a livello rosso rientra Mauro," finalmente dove c... sei stato " penso che abbia dovuto tirare parecchio perché noi avevamo una media dei 34 orari , speriamo che dopo non la paghi , c'è veramente tanto caldo , noto già facce strane , poco prima di Castellania dove parte la prima salita della giornata mi si avvicina Mauro e mi chiede un po d'acqua , lui era a secco da un bel po io avevo l'ultimo goccio ma non potevo rifiutare la richiesta quando si fa gruppo si affonda assieme .
Piero si sfila va nelle retrovie del gruppo comincia a soffrire il caldo dopo un po vedo un gruppetto che si ferma ad un bar mi sfilo controllo, Mauro e Piero si sono fermati , io sto bene preferisco fermarmi a Castellania dove c'è il primo controllo e ristoro ???
Eccoci siamo arrivati all'inizio della prima salita siamo una ventina, in pochi km il gruppo esplode ognuno sale come può, fortunatamente ci sono diverse fontane dove io mi fermo per doccia e bere già posso salire con calma devo aspettare Mauro e Piero.
Castellania il più piccolo comune della Provincia di Alessandria, diede i natali ai fratelli Fausto e Serse Coppi, il controllo è dove c'è il monumento sepolcrale che gli sportivi di tutto il mondo hanno edificato in memoria del Campionissimo , 120 km fatti e tanta fatica per quel maledetto caldo che in quel posto circa un'anno fa mi vedeva vittima alla 1001 miglia stesso orario e stesso caldo, però alla 1001 ormai eravamo arrivati, invece oggi siamo appena partiti restano solo 480 km da fare !!!!!
Telefono a Piero sono a 3 km dalla vetta , che fare chiedo a Marco e Giancarlo perché Michele era già partito a tutta oggi l'aveva annunciato voleva fare corsa , si aspetta per vedere come sono messi poi si deciderà, intanto casseggio con il grande jmmy e company che oggi sono da bar..... troppo simpatici .
Arrivano gli scoppiati due facce stravolte Mauro a anche giramenti di testa " il caldo gli a dato alla testa " faccio finta di niente e con calma gli preparo per la partenza , si scende, incomincia il piano con calma aumento il passo porto la velocita sui 30 orari , Mauro non regge devo calare 25 orari massimo consentito !!! dopo 10 km ci fermiamo a un bar gelato e coca, ma non ci siamo Mauro è cotto stracotto dal caldo vuole fermarsi lasciarci andare , Piero non ci sta e lo convince a venire almeno fino al prossimo ristoro a Tiglieto che si trova nel parco naturale del beigua tra Genova e Savona.
Con calma e pazienza si scala la cima coppi di giornata , salita bellissima mi ricorda dei tratti del mount ventoux anche quel giorno c'era gran caldo a Bedoin erano 46 i gradi " sono pazzo".
183 km fatti ristoro " la brasserie" ritroviamo jmmy e company e altri randagi tutti a mangiare e bere , con 5 euro pasta, birra e panino con prosciutto , cosa vuoi di più dalla vita .
Mauro è deciso si ritira non riesce a mangiare a un blocco allo stomaco, va dritto alla ricerca della stazione più vicina , però è un casino siamo dispersi tra i monti , io e Piero dopo avergli dato un geffer " stura lavandini" lo convinciamo almeno di arrivare fino ad Alba grosso paese con stazione, si prende due coche e due panini li infila in tasca e parte con noi " e vai".
Un susseguirsi di dolci saliscendi in mezzo al verde ci accompagnano fino a Bistagno dove c'è controllo e ristoro dove ritroviamo i soliti ignoti amici randagi e chi si fa !!!! naturalmente si mangia pasta, birra, bistecca e un buon caffè , mangia anche Mauro ormai è a posto si è rimesso , 250 km fatti , è sera resta mezzora di luce sono le 20.30 prima di ripartire ci si infila il giubbino rifrangente si accendono i fanali , la strada fino ad Alba al 300° km è piena di insidie ci sono un paio di salite lunghe sui 5 km e discese tecniche che col buio !!!! Piero arranca in salita ma col suo passo vaa io arranco in discesa non vedo una mazza sono miope e col buio devo rallentare , tattica ormai collaudata scollino qualche metro prima di Piero e poi lui che è un missile in discesa mi riprende , comincia a piovere le strade diventano scivolose bisogna stare attenti , arriviamo ad Alba si attraversa tutta , c'è vita , noto con piacere che almeno da queste parti il movimento randagio è conosciuto tutti ti rispettano e ti applaudono , complimenti Alba un po di civiltà non fa male .
Si ritorna in campagna siamo una decina di randagi, faccio la conta " c.... manca Mauro" ma dove è andato provo a telefonagli , non risponde , mi viene il dubbio che sia d'avanti, adesso che sta bene vuole divertirsi un po , andiamo avanti fino al prossimo ristoro , strada piatta comincia a rinfrescare un po, cambi regolari si mena arriviamo a Carmagnola 330 km fatti ristoro e controllo , se non ricordo male dovrebbe abitare una " simpatica pazza "da queste parti, Mauro non c'è !!! si beve qualcosa e si riparte , mentre ci incamminiamo arriva Mauro con jmmy e company , meno male che va tutto bene si è solo addormentato mentre mangiava un panino e allora a preso il treno dopo .
Ci mettiamo d'accordo che lo aspettiamo al prossimo controllo a Cumiana già con la compagnia che si ritrova rischia anche di riprenderci prima .
La strada è piatta e la luna piena siamo in sette tutti musi, si viaggia , notte fonda non ho sonno sto bene ore 2 si arriva a Cumiana 370 km fatti , una meravigliosa combriccola ci aspetta c'è anche Fermo , c'è la moglie di Piero i genitori di Canale tutti meravigliosi non sanno più cosa offrirci , pasta dolci ,un buon bicchiere di vino e tanta gioia , mangio e mi metto a parlare con Fermo fin che arriva Mauro , dopo una 20° di minuti eccoli arrivano un po incazzati per le continue forature.
Ingozzo come un'anatra Mauro e lo porto via con noi si riparte sono le 3 del mattino il gruppo ormai si è amalgamato siamo sempre noi 7 e Mauro .
Tutta strada piana e buia poco traffico testa bassa e via dopo una cinquantina di km noto che Mauro è sempre dietro non da un cambio addirittura è staccato di qualche metro mi avvicino sta dormendo non ce la fa più gli si chiudono gli occhi , ogni tanto sbanda e rischia di andare nel fosso , 462 km fatti siamo a Cocconato comincia albeggiare l'aria è fresca si sta bene non ho sonno sto bene, Mauro si ferma a dormire ci saluta ormai è fatta , ultimi strappi e poi siamo al ristoro, è mattino posti bellissimi eccoci a Piagera controllo e ristoro 486 km fatti sono le 7 del mattino , te caldo e via ad affrontare qualche altra salitella in mezzo a campi di girasoli prima del piano finale in mezzo alle risaie .
Il caldo comincia a farsi strada e la stanchezza ormai è tanta , strada piana 21 ore che si pedala e il sole che rompe rendono il finale duro non si riesce superare i 30 orari non si a più voglia di niente ne di mangiare ne di bere ma solamente di riposare di chiudere gli occhi per un po ma ormai la meta è li non bisogna mollare , 550 km fatti fora uno del gruppo , ci si ferma sotto una pianta all'ombra , il ragazzo che ha forato è alla sua prima esperienza su un 600 km sta arrancando non riesce a levare il copertoncino è stanco e a poca manualità e poi quei maledetti cerchi campagnolo sono troppo sfigati , sono piccoli accorgimenti che poche persone tengono in considerazione , io è da un bel pò che viaggio con ruote tradizionali con raggi da due mm copertoncini da 25 mm morbidi che si infilano senza faticare e poi se rompi qualche raggio ti salvi sempre, già con tutto quel peso che dobbiamo portare cosa vuoi che sia qualche etto in più di ruota e poi vuoi mettere il confort che offre una ruota tradizionale rispetto a quelle super rigide.
Sono tentato di dargli una mano ma poi desisto deve imparare ad arrangiarsi se vuole intraprendere questo mestiere, dopo circa venti minuti il ragazzo ne viene fuori e si riparte , 30 km all'arrivo decidiamo di fermarsi ad un bar a bere una coca , facce stravolte, zombi , la barista ci guarda perplessa sono le 11 del mattino dove c... vanno questi conciati così !!!
Telefona Mauro è dietro di una 20° di km tutto bene , ormai ci siamo è fatta ci raggiungono anche due amici di due compagni di viaggio che ci incoraggiano e ci fanno i complimenti, eccoci siamo a Nerviano , sono le 12 in punto , 26 ore , 600 km e 3500 mds , sono felice , sono pronto per Londra , grande Piero ormai l'intesa fra noi è perfetta , grazie Giancarlo e Marco per essere stati con noi , due bei personaggi concreti e semplici , grande Mauro ( arrivato alle 13 ) per non aver mollato, grande esperienza che ti porterà oltre .
Grazie a Fermo e a tutti quelli che si sono spaccati il c.. per poter organnizzare tutto questo grazie ai motociclisti , grazie a Cumiana .
Arrivederci a Londra

Commenti

Fabiozen ha detto…
Beh che dire, come sempre grande Giorgio! Sei andato come un treno (mentre io il treno l' ho preso!!!) senza problemi! Tutti i giri lunghi e duri che hai fatto danno i loro frutti, bravo e bel racconto, ci vediamo a Londra.
Anonimo ha detto…
Bravi, bravi tutti.
Attendo con impazienza il prossimo racconto.
Piace.
GRINGO ha detto…
E' stato un 600 "duro" nella prima parte,il gran caldo ci ha condizionato non poco. Ho visto molti visi sofferenti fino a T IGLIETO,poi con il fresco e la notte LE COSE SONO MIGLIORATE,i gruppi formati ormai per ordine di forza sono arrivati alla spicciolata....... Nerviano ancora una volta ci ha visti tornare, ora tocca a LONDRA.......
Ciao Piero
Grazie a Cumiana!!!!!!!!!!

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