la mia G. cunego

Dopo 15 giorni di riposo ( uscite normali per i granfondisti) imbottito di antibiotici e cortisone per debellare una bronchite trascurata , mi cemento nella prima e ultima granfondo del 2009 , visto che l'altra che di solito faccio l'Avesani , ha la versione rando .
Come percorso è bellissimo come compagnia c'è di meglio.
Ore 7 si parte da casa con tutto l'occorrente per essere autonomo , borsa d'avanti con ricambi e materiale per l'acqua , dietro mega borsello meccanico e in tasca panini e barrette il tutto farcito con due borracce da 1 litro .
Arrivo a Montorio ore 8 20 con 35 km fatti in tranquillità , trovo Giorgio amico di lavoro che gentilmente mi ha preso il numero il giorno prima , attacco il tutto compreso il chip e entro nel recinto, quattro battute con il gruppo lamacart e pronti si parte , la tensione sale ho troppo timore che qualche coglione sia disposto a tutto pur di passare , dopo circa 5 minuti dalla partenza del primo le mie ruote cominciano a girare , 50/ 13 in canna 40 orari e attenti anche dietro .
Il problema è arrivare fino a Stallavena senza danni poi il resto lo fa la strada , per assurdo è sempre meglio stare d'avanti più sei indietro e più ci sono incapaci e pericoli e allora si mena anche se sono cosciente che la pagherò cara e non ha senso , salita di Ceredo prendo il mio passo sento subito che non è giornata le gambe sono di marmo il mio corpo deve ancora smaltire quelle porcate che ho preso.
Solo la mia testardaggine e l'esperienza mi fanno proseguire , mi gestisco e mi trascino lungo la salita .
Arrivo a velo bivio 150/ 92 quasi tutti girano per il corto scendo a selva e attacco la splendida salita per Campofontana ormai le posizioni si sono stabilizzate la compagnia è sempre quella cambia solo ai ristori dove c'è chi preferisce proseguire , io da parte mia preferisco fermarmi e mangiare qualcosa , poi c'è un caldo afoso meglio bere molto e tenere le borracce piene.
Mentre scendo da Bolca sento che le gambe sono strane e subito dopo partono crampi a destra a sinistra alto basso un continuo tormento , non so più come gestire la cosa anche perché io non sono abituato ad avere crampi anzi sono anni , mi ritorna in mente tutte le controindicazioni che c'erano scritte sulle istruzioni degli antibiotici e fra quelle c'era scritto anche CRAMPI , detto, fatto !!!!!!!
Per fortuna riesco a gestire la cosa in salita altrimenti sarei costretto a fermarmi, prima di cominciare la salita di Castelvero mi fermo apro il mio cestino e dal reparto farmacia prendo una aspirina sperando che migliori la situazione , rallento ulteriormente l'andatura arrivo sopra la salita e adesso si scende, un nuvolone minaccioso e rasoiate ai muscoli mi accompagnano per tutta la discesa verso Badia , destra e su dritti verso bettola di Velo 10 km di passione ma niente paura ne ho passate di peggio .

Pisarota , san Rocco, Montorio , arrivati anche questa è fatta ( 6 ore e 13 minuti ) ricevo una medaglia da una super gnocca saluto qualche amico e mi incammino verso il pasta party, doppia razione di pasta riempio le boracce e penso che non è il caso di aggiungere un'altro 100ino visto le mie condizioni fisiche .

Opto per rifare solamente la prima salita della granfondo e poi tornare alla meson , lentamente ricomincio a pedalare devo digerire quel mattone di pasta , arrivo a Lugo salita per sant'Anna e giù in picchiata per Negrar per un totale di 235 km ,4300 mds e crampi anche nelle orecchie.

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