mtb

Ore 7 del 16 novembre , da qui parte la preparazione per l'obbiettivo numero 1 del 2010
( se la schiena regge) " naturaid trentino " gara estrema in mtb : 400 Km con 15.000 m di dislivello, in tappa unica :http://www.mauriziodoro.it/NATURAID%20Trentino.htm
Dopo un'abbondante colazione , con un tempo tipicamente invernale, grigio e piovoso vestito a festa per le migliori occasioni " da palombaro" esco con la mtb .
L'obbiettivo è per prima cosa entrare in simbiosi con questo mostro a ruote grasse che per troppo tempo o abbandonato per poter preparare il granbrevetto randonnèe " european challenge " portato a termine con la l.e.l. , di quest'anno , una grande sodisfazzione ma è ora di voltare pagina ed avventurarsi in nuovi obiettivi , qua la sfida si fa ancora più dura , speriamo che il mio fisico regga la "follia mentale" che li sto proponendo !!!!

Si incomincia con un dolce su e giù per la valpolicella in mezzo al fango, bellissimo !!!! mi sembra di essere tornato bambino , che bello poter giocare con le pozzanghere , dopo pochi km la mia sagoma è già inriconoscibile e sono tutto sudato imbavagliato da quella divisa in gorotex che non permette la traspirazione ideale .

A Pedemonte torno sull'asfalto per un breve tratto fino a san Pietro Incariano dove parte un dolce sterratino che mi porta sulla ciclabile del canal bifi ormai tutta asfaltata , non piove più ma resto vestito, punto dritto verso Rivoli , dopo aver lasciato il bifi si passa in un meraviglioso bosco di mille colori , fino a Rivoli , il tratto è tutto asfaltato e stanno ultimando anche il tratto che porta da Rivoli alla val d'Adige ,ormai la ciclabile è quasi conclusa ,per questa estate sarà bella pronta da percorrere , fuori da smog e caos , fantastico .
Arrivato a Canale prendo la salitella su asfalto che porta alle Zuane , quanto è duro da menare questo mostro a ruote grasse ,bisogna spingere, essere contadini non c'è mai il tempo di relax se non si spinge non si fa strada , alle origini della mia avventura col caval de fero o fatto parecchia mtb , ma gli anni passano e adesso è dura
La schiena lavora in maniera diversa non sei steso come sulla bici da corsa , dovrò rinforzare parecchio la parte superiore per aiutare la mia povera schiena inpaccata da anni di duro lavoro ,
dunque previsto anche sport alternativi , tipo sci da fondo molto compatibile col ciclismo .
35 km fatti si punta verso il lago poi si vedrà , un continuo dentro e fuori da sterratini dolci, se pur la giornata sia spetrale sottili sfumature di mille colori formano magnifici contorni che mi portano fino ad Albare , ciclabile fino a Costermano dove dopo pochi metri di discesa verso Garda decido che è ora di tornare 45 km fatti , ritorno a giocare con fango e pozzanghere , sono diventato monocolore tutt'uno con la bici , va bene entrare in simbiosi con la bici a ruote grasse ma !!!!
La schiena comincia a farsi sentire si fatica a spingere , arrivo a Sega dove riprendo la ciclabile , finalmente riesco a pedalare un po agile, rotondo, la gamba si riarma e si vola verso la diga del Chievo , lung'Adige, per poi riprendere "a giocare "fino a casa dove arrivo con 90 km e tanta fatica fatta se pur il dislivello sia poco , questo mostro a ruote grasse è duro da addomesticare , un nuova sfida è partita ,una nuova avventura ai confini dell'oltre .

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