Anima randagia

In attesa del mio ritorno scritto , voglio cogliere l'occasione per ringraziare tutte le anime randagie che con le loro bellissime avventure riportate su penna dal profondo del cuore, fanno crescere questo mondo randagio e non..... GRAZIE RAGAZZI ... linfa di vita .
Fabio, Micronauta, Franco,Paolo,Biancaneve, e tutta la truppa grandiiii , vi lascio allo scritto di Mariano merita di essere vissuto, grazie Mariano a presto

Ciao Giorgio, in questa triste e uggiosa domenica di mezzo ottobre, dopo due uscite consecutive in valdobbiadene con conseguente prosecco,ti mando un racconto di un'uscita liberatoria del settembre scorso.
Martedì 14 settembre; ore 2e45 di notte, esco dal garage in maniera circospetta e mi aggangio ai pedali dopo la rampa che mi porta in strada.
Non voglio disturbare il sonno dei pacifici con il rumore dei pedali automatici, anche perchè mi darebbero del pazzo. Ma in fondo chi se ne frega, l'importante è seguire ciò che hai dentro. Il ritiro alla 1001 miglia di agosto mi brucia troppo!! Fallire una randonnèè, sia pure per validi motivi è per noi randagi motivo di riflessione. Adesso devo capire se
mentalmente sono ancora un randonneur e il modo migliore è la strada. Il faro collegato al mozzo Son illumina la via senza tentennamenti e in breve mi trovo a Marostica, dove vedo i primi segni di vita umana nei camionisti e nelle nelle guardie notturne. Mi guardano perplessi, ma non sanno che io sto già volando nell'infinito che ho dentro in me.
Superata Bassano del Grappa, 40 chilometri in groppa, proseguo verso la mia Valdobbiadene, sono le cinque e trenta del mattino ed è
troppo presto per un prosecco. Risalgo la sx piave in balia del vento, ma tranquillamente arrivo a Busche dopo 100 km sui pedali. Comincia ad albeggiare e alle 8 e trenta sono ad Agordo. La temperatura si aggira sui 7 gradi, ma sto bene così, almeno si respira. Una sosta per due panini e sono già a Caprile con 165 km fatti. Ora devo scalare il terribile Passo Fedaia a 2057 metri di altitudine. L'ho gia fatto parecchie volte il Fedaia, ma qualche anno fa, e conosco bene la sua asprezza. Comunque lo supero molto bene col 34-27 e una volta in vetta, in un attimo sono a Canazei. Dopo 200km mi divoro una mega pizza e via, scendo verso Predazzo e la sua bellissima ciclabile che mi porta fino a Molina di Fiemme . Dopo la lunghissima Val Floriana, a Caldonazzo imbocco la ciclabile del Brenta con nelle gambe 290 km.
Sto molto bene e pedalo in scioltezza, del resto quando non si tengono andature esasperate, si riesce a pedalare in completa autonomia contemplando le bellezze naturali che madre natura ci dona.
La ciclabile pullula di cicloturisti allo stato puro, vera linfa per l'anima di randonneur che mi ritrovo, alienato come sono da una vita passata in fabbrica a rincorrere quel benessere interiore
mai raggiunto in quei luoghi di perdizione morale che sono i luoghi di lavoro di adesso.
Alla birreria Cornale, finita la ciclabile, proseguo per Bassano del Grappa che raggiungo dopo 360km. A Marostica accendo il mio super faro che illuminando la strada mi riporta a casa alla nove di sera dopo 402 km di vita vera e di sensazioni uniche. Quasi mi sento in colpa per questa semplice gioia, magari effimera, che oggi mi sono regalato e, nonostante tutto, ho capito, che la mia volontà e la mia testa, sono da randonneur. Erano le risposte che aspettavo da questa bellissima giornata

Crescere,essere veramente vivo ,giovane, vibra di vita - tutta la vita vibra con te. ricorda, è la tua vibrazione che ha bisogno di trasformazione. Il mondo è sempre vibrante, è già in estasi; solo che tu non sei sintonizzato. Il mondo danza, celebra sempre, in ogni momento è in festa. Il festival va avanti dall'eternità all'eternità, solo che tu non sei sintonizzato. Ti sei tirato in disparte, e sei molto serio, molto intellettuale, molto maturo. Sei chiuso. Butta via questa chiusura! Muoviti di nuovo nella corrente della vita. Quando arriva un temporale, e gli alberi danzano, danza anche tu. Quando arriva la notte e ogni cosa è scura, sii scuro anche tu. E al mattino, quando il sole sorge, lascia che sorga anche in te. Sii come un bambino e gioisci, non pensare al passato. Un bambino non pensa mai al passato. In effetti, non ha alcun passato a cui pensare. Un bambino non si preoccupa del futuro; non ha coscienza del tempo. Vive senza preoccupazioni.
Non lasciare niente in sospeso nel passato. Sii sincero in ogni momento; non pensare al futuro.Esci dal tempo!Vivi il momento e sii vero con ciò che accade nel momento. Sii giocoso. Sarà difficile, perchè sei molto strutturato. Hai un'armatura intorno a te e ti è molto difficile scioglierla, rilassarla. Non riesci a danzare, non riesci a cantare, non riesci a saltare e neanche a gridare, ridere, sorridere.
Osho

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