S.R. delle Dolomiti...a Bruno
Catturare la bellezza nella sua essenza per raggiungere i confini del corpo,
della mente e dell'anima.

Fabio (grande amico ideatore del brevetto) dopo un lungo parto il 16
Ottobre mi manda un messaggio " tutto pronto il percorso c'è ...mi farebbe
piacere che fossi tu ad aprire la via"
Un breve
controllo meteo su internet e decido per la settimana successiva, alta pressione stabile, sereno anche se freddo in quota !!!
Provo a chiedere ferie,....CONCESSE, e vaiiiiiii si parte per un'altro giro di
giostra.
Sempre
cogliere l'attimo, Fabio aspettami !!!
Pochi giorni
per studiare il percorso e tutto quello che comprende una cavalcata Ottobrina
sulle Dolomiti, dal vestire al mangiare ecc...
Fisicamente mi
sento bene e questa nuova sfida mi stimola molto.
56 ore il tempo
massimo per concludere il tragitto (versione randonneur). Non dovrei avere problemi, ma facciamo bene i conti: per poter tornare al lavoro per venerdì alle 12 devo partire verso la mezzanotte di mercoledì 21 !
Deciso, si parte di
notte con la magia delle strade silenziose, delle anime danzanti, con le ali dell'emozione.

Il mese di Ottobre porta con sé sapori smussati e dolce tepore, giochi autunnali di mille colori, giorni intensi, notti lunghe, scure.......chiaro il mio
cammino.
Fabio, visto
l'ora di partenza, decide di lasciarmi i documenti per il viaggio ( targa per bici, cartellino e road book ) nella cassetta
della posta del negozio Vertical Sport di Pietramurata, luogo di partenza della S.R.
Mi invita a tenerlo informato con dei messaggi e a chiamarlo a qualsiasi ora se avessi problemi !
Mi invita a tenerlo informato con dei messaggi e a chiamarlo a qualsiasi ora se avessi problemi !
Scelgo un'assetto da
"gara" il minimo per sopravvivere, 10 kg di bici e uno zaino di 3 kg
circa per materiale tecnico e cibo !!!
In autonomia,
senza nessun supporto, solo, mi esalto e emerge l' "extreme" .
Ogni attimo è mio, vissuto nel silenzio dei miei passi, è vietato sbagliare......questo contatto forte con madre natura è unico, irripetibile, con team o appoggi tutto svanisce in una cavalcata da fantino .
Le Super Randonnèe racchiudono l'essenza dell'essere....UNO come valore, libero di volare, fantastico !!!
Ogni attimo è mio, vissuto nel silenzio dei miei passi, è vietato sbagliare......questo contatto forte con madre natura è unico, irripetibile, con team o appoggi tutto svanisce in una cavalcata da fantino .
Le Super Randonnèe racchiudono l'essenza dell'essere....UNO come valore, libero di volare, fantastico !!!
L'ora è
giunta, ore 1.30 di mercoledì 21 Ottobre con i brividi voglio aprire la via a
questa danza, la tela è pronta, bisogna dipingere questo quadro con i colori della
vita, creare un'attimo che porterà oltre il confine, allargare lo spazio
e il tempo all'infinito.
Raccolgo il
silenzio e lo porto con me nei primi metri di pedale, che emozione, che
gioia essere qui nello spazio senza tempo, io e lei...madre natura .
Pochi km...2 e
già il cartello indica la prima ascesa, monte Bondone . 8 km, si
sale.

19 km di
salita con foto ricordo in vetta, notte fonda, sono le 3.10 ...mamma mia che
freddo intenso, non sono pronto, mi toglie il respiro, ogni movimento, tutto
diventa macchinoso, via..via, andiamo via da qua !!!
Planata verso
Aldeno lungo una via non chiara. Tenebre e onde impetuose di foglie danzanti cullate da Eolo. Deciso il mio volo arriva sul piano.
I pochi km che mi dividono da Mattarello sono a tutta velocità ,senza respiro, per scaldarmi un po !
Ci
siamo...seconda salita, uno strappo violento mi porta a Vigolo Vattaro, rapporto agile per non farsi del male !!!
Sensazioni
positive nel salire, avvolto da un manto stellato, oggi è la giornata giusta per
"morire" d'amore.
Sono in vetta,
60 km fatti sono quasi le 5 del mattino, laggiù la terra si confonde nello spazio infinito del cielo , il primo contrasto chiaro scuro richiama
l'alba, un'alba senza confini, per chi sa ascoltare tutto è concesso. Il volo libero ora plana in una valle a me cara, la Valsugana, su una
pista ciclabile che conosco molto bene. Pedalando a testa bassa mi tornano flash back emotivi e divoro questo paesaggio oggi spettrale, nebbia e umidità in un'alba pungente che penetra come bisturi. Il pensiero richiama un raggio di sole, lo desidero, ho
freddo e sto spendendo molto per essere solo all'inizio !!!
112 km fine
ciclabile, salgo le scale di
Primolano con il ritmo necessario, in cerca di un raggio di sole.
L'alba prende forma in un nuovo giorno....spettacolare, limpidissimo, azzurrissimo .
L'alba prende forma in un nuovo giorno....spettacolare, limpidissimo, azzurrissimo .
Arsiè e si sale
ancora. Numerose gallerie portano a Fiera di Primiero, E vista l'ora decido di percorrerle, evitando la stradina esterna, meno veloce.
Al 150° km giro secco a destra per Agordo, terza salita, per Passo Cereda. Viaggio
spedito sempre in cerca del raggio di sole, 8 km di salita aspra, non la
conosco e rimango spiazzato nei primi tratti con strappi superiori al 10%, poi per fortuna si addolcisce tra
il verde dei prati, regalando panorami sulle cime dolomitiche del gruppo del
Cimonega da mozzafiato....soleeeeee, finalmente .

Planata dolce su Agordo, ora tocca al
Passo Duran, lungo 12 km, se non ricordo male dovrebbe essere bello tosto !!! Infatti la salita non lascia respiro, lunghi rettilinei al 10%
fiancheggiano il torrente Missiaga, avvolto da una maestosa foresta e
piccoli borghi antichi.
La gamba
gira e mi diverto, ultimi tre km pedalo a tutta. Ora di pranzo....non per me !!!
Scatto
fotografico e discesa per Dont, svolta secca a sinistra per passo
Staulanza.
Sono ad un
terzo del percorso e tutto va alla grande, ora il sole padroneggia lassù,
nemmeno una piccola nuvola , un'incanto , clima perfetto.
Altri 12 km di
salita, dolce, panoramica, attimi intensi di vera poesia, una foto per scattare l'attimo e via , sto bene e voglio pedalare il più
possibile prima della nuova notte.
Ondeggio nella leggera discesa fino al bivio per passo Giau.

Ora questa
creatura è stata ingoiata dal business, l'anima esclusa, la via
strumentalizzata.
Va bene così
avanti tutta in piena libertà !!!
Brividi....brividi
sulle rampe dolomitiche, lassù sul Giau si scorge il dolce manto bianco a
me tanto caro, mi immergo nel mondo perfetto, dove i sapori scorrono a fiumi,
lo sguardo cattura e trasforma in energia questo fiorire di emozioni,
sensazioni. Questo attimo è poesia " Cime maestose avvolte
in un manto bianco,
si innalzano in un cielo splendente, incantato nel silenzio
della dolce fatica che scorre nella mia anima mia, mi inondo d'amore intenso
"
Arrivo in
vetta alle ore 14.....ORA io vorrei fermare il tempo, gridare al mondo, la gioia,
la libertà che sto provando in questo momento....LIBEROOOOOOO.
Scatto qualche foto per immortalare il momento, la strada è bella pulita, priva di ghiaccio, tutto intorno bianco candido, e il sole splende lassù , regalando magici riflessi .
Un semplice spolverino per la planata su Cortina, dove parte la salita per il passo Tre croci .
Cibo ok, faccio il pieno
d'acqua e su dritti in vetta, 8 km costanti senza problemi, fatti
260 km per 7000 metri di dislivello. Incredibile, già 7000 metri di
dislivello ! Sarà la bellissima giornata con un
sole primaverile, il percorso che ha si tanta salita, ma armonica con vari tratti di respiro....mi sembra di essere appena partito e sono 14 ore che
sono in bici !!!
Mangiato poco, ma costante,
bevuto tanto, mi è rimasto della frutta secca e tre panini....al primo paese devo fermarmi a prendere un po di cibo.
Pedalo in fretta, immerso in un paesaggio da fiaba, arrivo ai piedi della salita che porta
al passo S.Antonio o Zovo....che non conosco !!!
Il passo si fa pedalare, qualche
strappo al 10% ma nulla più , 9 km e sono sopra.
Giro di boa 300 km fatti !!!
foto e via, il giorno ha le ore contate, voglio essere a Corvara
prima del buio, poi si vedrà !!!
Monte Croce Comelico, il passo
che porta a San Candido, la splendida Val Pusteria, lo conosco bene, non mi fa paura.
Paesaggio splendido, dalla vetta 20 km di
leggero falsopiano portano ai piedi del passo Furcia ....divorati.
Sinistra, pochi metri e un bel
cartello indica che il passo è chiuso per lavori in corso...azz che si fa ?!
Guardo la cartina e ...non ci
sono alternative, in qualche modo si passerà !!!
Il Furcia ...duro, parte
dolce ma il finale è feroce, il giorno si fa notte lassù , l'ultimo raggio di sole regala un tramonto bellissimo, da pelle d'oca, poi arrivano le
tenebre e con loro il freddo autunnale.
Mi copro bene e scendo verso
Corvara. Penso dentro di me "dicevano che la strada era chiusa e invece"...azz..eccolo lo sbarramento con tanto
di cartello. Buio pesto, fanale del casco a regime, bici in spalla, qualche
salto qua e la e ne sono fuori, un po impantanato, ma passo.
La vallata che porta su dritti a
Corvara è mia, traffico intenso in salita, finalmente ci siamo.
Trovo un bar aperto dove divoro
un mega panino, già pronto e sostanzioso, ci
caccio dietro una bella coca (....a pancia piena si ragiona meglio
:)
Ore 20.20, 400 km fatti per
10.000 metri di dislivello, mando messaggio a Fabio "Sono a Corvara tutto ok", lui mi risponde" grande fratello spero che ti fermi ora per la
notte" .
Seduto fuori dal bar guardo
lassù...la luna mi sorride, anch'io sorrido e penso <devo andare>.
Lo so che sarà dura, previste
temperature notturne molto rigide, ma devo andare.
Arrivato a Corvara in meno di 20 ore, potrei tranquillamente dormire fino all'alba e poi fare gli ultimi 200 km in pieno giorno.
Arrivato a Corvara in meno di 20 ore, potrei tranquillamente dormire fino all'alba e poi fare gli ultimi 200 km in pieno giorno.
Ma la mia via è chiara e so che è
l'ora giusta per "morire", mando un'altro messaggio a Fabio " avanti tutta si sale sul passo Gardena , se ci fossero problemi ti chiamo, stai tranquillo, ti tengo
aggiornato"
Non penso, agisco, io
devo arrivare lassù ORA....via si riparte !!!
Emozioni
incredibili, adrenalina a mille, ondeggio, saltello sui pedali , qualche occhio brilla nell'oscurità ma il vento copre il silenzio e cancella la paura, ora l'istinto grida....vita.
Salgo lento ma costante, il freddo è dominante e la strada scivolosa !!!
Arranco ma non mollo, a metà Gardena siamo già sotto i zero gradi, mi fermo un'attimo e mi vesto piu pesante, non oso immaginare quello che troverò in vetta !!!
Salgo lento ma costante, il freddo è dominante e la strada scivolosa !!!
Arranco ma non mollo, a metà Gardena siamo già sotto i zero gradi, mi fermo un'attimo e mi vesto piu pesante, non oso immaginare quello che troverò in vetta !!!
Nel salire avverto sempre di più l'impotenza di agire....incredibile !!! provata poche volte. il termometro scende ancora, meno 5 gradi,
mani andate ma resisto, il freddo penetra mettendomi a dura prova. Cerco di
reagire aumentando il ritmo di pedalata, dai Musseu pedala caz.... Avanti tutta, strada ghiacciata, si scivola, volano gli imprechi, cerco di essere presente, e cosciente di non lasciarmi
andare. Sono sopra, ore 22.00, il termometro segna meno 9 , non penso,
agisco , non posso sbagliare, cerco di trovare un riparo per potermi
vestire, l'equilibrio sulla bici è precario, vaffanculo anche la
foto....ci provo ma è tutto troppo macchinoso e appena appoggio il piede a terra scivolo....faccio per rialzarmi ma con tacchette da strada. noooo,... giù per terra di nuovo.
Riprovo, mantengo
la calma, ok sono in piedi, tolgo lo zaino, i guanti e comincio a
vestirmi, metto tutto quello che ho , doppi guanti, doppio tubo, berretto e
passamontagna , 5 strati di indumenti parte
superiore, sotto calzamaglia, gambali e pantaloni impermeabili , copri
scarpe termico, sopra a quelli leggeri.
Tremo dal freddo, anche per la stanchezza, ma resto calmo.....Musseu ora devi lottare, catturare l'attimo e venirne fuori come sai fare tu.
Vestito a festa ma ormai senza sentire più nulla del mio corpo, isolato dal reale, quasi vicino al divino,
comincio a scendere. La bici mi da una grossa mano, la focus cayo con i freni a
disco e copertoni da 28 , regge e mi permette se pur lento di non scivolare.
Una discesa che ricorderò per il suo totale distacco dalle sensazioni del corpo, non provo nulla, paralizzato, mi sa che se dovessi scendere
dalla bici non ci riuscirei, 20 km di discesa mi portano ai piedi del passo
Pinei. Appena riprendo a spingere sui pedali, una fortissima sensazione di impotenza
mi fa capire che devo stare tranquillo.
Resto vestito, lentamente prendo forma, possesso del mio corpo, sento
il pedale, la mano avvolgere il manubrio.
Ci siamo 4 km e sono sopra al passo Pinei....quanta fatica !!!
Ci siamo 4 km e sono sopra al passo Pinei....quanta fatica !!!
Mi svesto un po e mando sms a Fabio "tutto ok , sto bene, dormi
tranquillo"
Una lunga vallata, molto bella da pedalare in leggera discesa mi porta a
Bolzano.
Mi sono ripreso e cerco riparo per scaldarmi un po, mangiare un panino e un vagone di frutta secca....ho fame.
Bolzano deserta è facile da attraversare e mi regala
calore....comincia il Passo Mendola, infinito ma con pendenze umane per i primi km, molto scorrevoli, poi si balla, sono stanco ma la gamba
spinge ancora....arrivo al passo , 490 km , ore 1, 24 ore scarse che
pedalo.
Comincio la discesa per Fondo, il freddo è di casa e fra un
tremolio, un'impreco e una sbandata per il sonno, scendo !!!

Ora sono ai piedi del Carlo Magno, silenzio totale nel passaggio lungo il
paese, echeggia solo una catena ormai stanca, luci e ombre di strane
figure catturano la mia mente, visioni distorte reclamano una pausa, ma io non
ne voglio sapere....avanti tutta.
Alle 4 in punto sono sopra, foto e via giù a Madonna Di Campiglio,
percorro la lunga galleria per scaldarmi un po e poi giù di pedale a Pinzolo.
Sinistra, lungo un bellissimo altopiano, rientra con prepotenza l'ora del non definito, dove tutto è sospeso
tra chiaro e scuro.
Pochi km e sono a Stenico, ci siamo.
S.R. delle Dolomiti, ti ho cercata,conquistata, domata, ho lottato per te, sei mia.
S.R. delle Dolomiti, ti ho cercata,conquistata, domata, ho lottato per te, sei mia.
Sono stanco, molto stanco, ho sonno, percorro l'ultimo tratto per Stenico sbandando di
continuo. Devo fermarmi un'attimo non posso rischiare ora.
Scatto una foto al cartello del paese, pochi metri e mi siedo al bar in
curva prima della discesa, mando sms a Fabio " per le 9 sono al
negozio", lui mi risponde che fa colazione e mi viene incontro
!
Chiudo gli occhi un secondo...mezz'ora andata, l'alba esalta un'altro
giorno di cielo sereno e freddo mattutino...brrrrr.
Via si parte per gli ultimi km che mi portano a Pietramurata, lacrime
di gioia per aver vissuto questa incredibile cavalcata al limite.
Mi rendo conto di quanto io sia fortunato, quanto è bella la vita e tutti i sapori che regala.
Mi rendo conto di quanto io sia fortunato, quanto è bella la vita e tutti i sapori che regala.
UN'ABBRACCIO a Fabio, un grazie
ORA io voglio vivere.....avanti tutta
A Bruno Benini dedico questo attimo .
Tu che amavi tanto il mio essere, dal profondo del cuore un forte abbraccio, accompagnami lungo la via.
Per sempre con me
link brevetto super-randonnee-delle-dolomiti/
Commenti
max.
Il tuo racconto è un incitamento ad amare la vita.
Hai dei consigli da darmi.....
Grazie mille!!!!Sei un Esempio ...