Terza traccia della v.r.v. bolzano resia bolzano

Oggi 28 marzo siamo pronti per compiere l'ultimo passaggio verso il progetto v.r.v. un Bolzano Resia Bolzano di 230 km che ci porterà a visitare la splendida val Venosta , dal Passo di Resia, dove sorge l'Adige arriva fino alle porte di Merano, costituendo il lembo più occidentale della Provincia di Bolzano , a nord c'è l'Austria, a ovest la Svizzera, mi viene la pelle d'oca solo a pensarci a quel pezzo di natura vicino al cielo .
Le previsioni meteo non sono delle migliori , dicono spruzzatina di neve nell'alta valle , ma per me non è un problema devo andare , Luglio è alle porte e c'è tanto lavoro da fare per rendere questo avvenimento GRANDE , la truppa che ingaggio per l'avventura è curata per resistere al brutto tempo , l'orso del capitano Claudio lento ma duro come una roccia , il trentino Fabio magrolino ma temprato da una stagione importante , Marco super collaudato a qualsiasi circostanza e Gianni amante della montagna ,della neve , sono in una botte di ferro !!!!!!
Ore 5 casello Verona nord con traguardo volante , ore 7 con Fabio a Bolzano , levataccia alle ore 4 (ex 3) preparativi e via per l'avventura , andiamo nella magica val Venosta .
Arrivo in leggero anticipo , Marco è già li , arriva Gianni e alla fine dopo un leggero ritardo " come sempre" ecco il capitano , buttiamo il tutto sulla mia super macchina !!!! , una splendida luna piena e un'infinito cantiere sull'autostrada fanno da contorno al nostro cammino verso Bolzano , ore 630 ci siamo con mezzora d'anticipo , caz... che facciamo fino alle 7 ora dell'appuntamento con Fabio !!!!! gli telefono al volo per vedere dové' , "10 minuti e arrivo" , meno male così si parte prima .
Parcheggiamo a circa un km dal casello proprio vicino alla ciclabile , pronti per l'uso , soliti preparativi , 7. 15 siamo sui pedali . splendido il cielo , azzurissimo, la luna è ancora in piedi e i primi raggi di sole ci riscaldano , in lontananza il monte Sole l'apripista alla val Venosta , viviamo le prime pedalate avvolti dal silenzio, 4 gradi e strada leggermente scivolosa , fiducioso in una bella giornata io sono l'unico che sfoggia un'abbigliamento primaverile con guanti estivi pantaloni corti con gambali e maglietta media , il resto bardato ancora da pieno inverno . i primi km li soffro un po a livello punta delle dita , ma pur avendo nello mega zaino che porto a presso dei guanti invernali tengo duro , strada piana Claudio regge , Gianni a ruota , io, Fabio e Marco a far ritmo sui 30 orari ,23 km siamo a Merano i cartelli della ciclabile dal classico colore marrone diventano verde su bianco indicando per la val Venosta , ci siamo si entra nella " fiaba" , pausa caffè al primo bar anche per dare il tempo al povero Marco colpito da un'attacco di c........ di non farsela addosso .
L'Adige è sempre li a farci compagnia , molto vivace saltellante su enormi ciottoli , primo pezzo di sterrato , accompagnato da uno splendido ponte in legno medievale con sfondo la mitica Forst , siamo nei pressi di Lagundo la pista ciclabile prende forza con strappi al 12% in una spettacolare serpentina di tornanti numerati , il tratto è corto ma abbastanza lungo per fare la prima vittima della truppa " Claudio" , come accordo l'unico che deve arrivare lassù al Resia sono io per fare
il file del tracciato , il resto libero di gestirsi a piacere , dunque media dettata da Musseu per poter fare il giro in un tempo accettabile senza fare notte anche perché forse !!!! si torna a casa in bici .
Ciao capitano a dopo chissà dove e quando , fa parte dello spirito randagio , il restar soli deve essere un motivo di gioia nel riscoprire il proprio io e assaporare in pieno le bellezze che accompagnano ogni tuo passo , Gianni regge ma arranca anche perché il giorno prima ha fatto un 100 km tirato , sta facendo i test per la 1001 miglia !!!!
Immersi in una vegetazione unica in tutto l'arco alpino di pino nero arriviamo a Naturno dove ci attendono dodici chilometri quasi pianeggianti durante i quali si prendono solo 100mt di dislivello, un leggero vento contrario rende doveroso un trenino a cambi regolari fino a Laces dove ritorniamo in uno splendido sterrato da "eroica" che rende il tutto ancora più epico , la strada si inerpica sul fianco della valle lasciando l'Adige e facendo la seconda vittima " Gianni", sempre più lontana la sua sagoma fino a sparire , siamo rimasti in tre è c'è ancora parecchia strada da fare e 600 mds per arrivare alla meta ma il paesaggio è talmente bello che qualsiasi sforzo viene premiato , Glorenza uno dei più belli borghi d'italia, notevoli sono le mura di cinta ancora perfettamente conservate, il gruppo dell'Ortles 3900 metri tra le valli di Solda e Trafoi , ai suoi piedi si trova il Passo dello Stelvio il re dei passi con i suoi 2760 metri di quota e d'avanti a noi ecco il Resia , la ciclabile da Glorenza in poi è una taglia tornanti micidiale sale a sinistra della valle attraversando borghi fermi alla vita medievale , si respira antico e le sensazioni salgono d'intensità , la fatica si fa pesante 12 % , 15%, 20% gambe dure , il cielo si fa grigio e leggeri fiocchi di neve trasportati dal vento da lassù al confine fra la terra e il cielo accarezzano i nostri visi creando un'atmosfera magica , tracce di neve caduta il giorno prima copre la strada rendendo il tutto ancora più "oltre" , Fabio fatica a tenere il passo continua scivolare, Marco regge ma si vede che non è nel suo ambiente , l'estremo "animale " non scorre nelle sue vene , fantastico........ in questi frangenti vorrei essere da solo tuffarmi corpo e anima in questo mondo , la strada ormai è ricoperta completamente dalla neve e mancano ancora 10 km alla vetta , la statale bella pulita è a pochi passi e anche Fabio !!!! guardo Marco " meglio andare sulla statale " lui approva al volo , via deciso si va a pedalare si lascia, ci vuole troppo tempo e poi il cielo ormai minaccia di brutto !!!
Macchine che sfrecciano a tutta ci accompagnano fino a Resia( figuriamoci di luglio ) dove il file gps finisce anche se mutilato dell'ultimo tratto di ciclabile ,110 km e circa 1600 mds .
Foto ricordo , un panino e via giù per la valle a tutta fino a Glorenza dove ad attenderci ci sono Claudio e Gianni rilassati e felici , si decide di farsi una pasta e coca al volo , mentre si mangia si ride e scherza si vive il momento , torniamo a volare dopo mezzoretta , vento a favore e leggera discesa fino a Merano cambi regolari con volata finale a Bolzano dove arriviamo con 230 km e 1800 mds .





La voglia di continuare verso casa sarebbe tanta , sto bene e la gamba gira ma quel continuo tormento alla schiena che mi porto a presso da ottobre mi consiglia di lasciare , anche perchè i grandi viaggi devono ancora incominciare e sarebbe triste dover lasciare !!!!

Commenti

Fabiozen ha detto…
E vai Giorgio anche questa è andata! Ti devo fare i complimenti per il percorso, hai avuto davvero una grande idea con questa randonnée, nessuno rimarrà deluso, ciao.

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