Brevetto permanente Tour D'Ortles

TOUR D'ORTLES un brevetto permanente che non può mancare nel curriculum di un randonneur, 250 km per 5500 mds ai confini tra la terra e il cielo, in sequenza si scalano i passi dello Stelvio, Gavia, Tonale e Palade, bellissimo....magico !!!!! Data scelta il due Giugno festa della nascita della repubblica, giorno libero da "rando e ultra". Chiamo il mio amico e organizzatore Giancarlo dell'Athletic club Merano per accordi, tutto ok i passi si aprano il primo Giugno.....via si vola verso l'infinito .Solito giro di telefonate per vedere se qualcuno vuole accompagnare Musseu, sto giro ben 10 ciclisti danno l'ok più il magico Claudio che ci accompagnerà con la macchina per tutto il brevetto.Primo Giugno ci siamo è l'ora , previsioni meteo pessime mettono al tappeto ben 5 ciclisti , non se la sentono.....va Be meglio prima che trovarsi lassù vicino al cielo in crisi !!!! In cinque "coraggiosi" tentano l'impresa , io Mario, Paolo, Roberto, eeee.....Fabio. Due Giugno ore 5 ritrovo al casello Verona nord per essere in bici alle ore 7,30 a Merano, ci siamo tutti a parte lo scudiero...."ma dove caz...è sono già le 5,10" telefono....noooooo è ancora a letto si è addormentato !!!! Lascio la mia macchina al casello con chiavi e via con la macchina di Roberto, intanto noi andiamo l'accordo è per le 7 a Merano e molti ciclisti dell' Athletic sono la ad attenderci .....Claudio ci raggiungerà a Prato dello Stelvio con calma !!!!! Puntuali siamo in quel di Merano, ore 7,30 pronti operativi per la magica avventura il Tour D'Ortles, emozione , gioia e tanti amici , il gruppo è composto da una ventina di ciclisti che accompagneranno Musseu fino ai piedi dello Stelvio, grazie magico gruppo Athletic club Merano ....grazie per aver dato anima a questo bellissimo brevetto .Via si parte, 50 kilometri ci dividono dall'inizio della vetta più alta d'Italia sua maestà lo Stelvio, si percorre la ciclabile dell'Adige, rivedo luoghi a me molto cari e nuovi pezzi di ciclabile...memorizzo il tutto verranno utili nel 2012 alla V.R.V !!!! Eccoci a Spondigna, ad aspettarci lo scudiero Claudio pronto come sempre ad accompagnare Musseu, qualche foto ricordo e ci siamo, saluto il club Meranese...grazie ragazzi e via a scalare sua maestà, ci accompagnano anche tre ragazzi dell'Athletic optano per la scalata dello Stelvio per poi tornare dalla Svizzera, Glorenza, Merano, altro brevetto permanente chiamato "rando Stelvio". Il tempo regge nuvole non minacciose coprono il cielo, chissà lassù come butta !!!!! Sono inmerso in un paesaggio a dir poco sublime , madre natura qua non si è risparmiata.....non so più dove girarmi catturato da tanta bellezza e poi sotto il culo ho il mio nuovo "caval de fero" il telaio in titanio Davidoss.....che emozione, attimi infiniti che mi riempiono l'anima di felicità.Eccomi a Trafoi...paese di grande energia mistica, profumo delle cose vere, della Natura spontanea, dei Grandi Boschi e delle Tre Fontane mi sembra di vivere in un sogno incantato, silenzio attorno a me, sono solo con me stesso ...con la mia vita libero come un'aquila nel cielo .I miei compagni di avventura tutti dispersi in quei 48 tornanti che portano ai confini della terra con il cielo, quota 2400 strani vuoti di aria celebrale mi stordiscono, una sensazione strana mai successa prima....e si che salgo al mio passo tranquillo senza strafare !!!! la vetta è li a pochi passi , il biscione ormai è domato, ultimi tornanti e ci sono, eccomi sulla vetta più alta D'Italia il giorno della nascita della repubblica italiana, scalata in poco meno di due ore. Panorami da mozzafiato, è sempre bellissimo salire quassù, la pace che regna in questi luoghi è qualcosa di stupefacente . "Caz.....e Claudio !!!!" non c'è ..."ma dove caz.. è" non c'è niente da fare lui ha i suoi ritmi e il suo modo di vedere le cose...( troppo buono) sarà la ad aspettare Fabio che arrancherà per domare almeno lo Stelvio !!!!!!....va Be per fortuna che la giornata regge e il clima è mite , ben 10 gradi sul passo, ma c'è un piccolo problema ho lasciato tutto sulla macchina, cibo, vestiti, cellulare e soldi, con me ho solo lo spolvero per l'acqua e una barretta energetica , aspetto un 15 minuti al bar....non arriva !!!! infilo lo spolvero e fiducioso che mi riprenderà prima della scalata del passo Gavia mi butto in picchiata verso Bormio, la lunga discesa mette a dura prova le mie povere ginocchia .....il resto ok.Bormio, un timido sole si affaccia alla finestra del cielo , ma lassù sul mitico Gavia nuvole minacciose non lasciano prevedere niente di buono, percorro il lungo stradone in salita che porta a Santa Caterina dove parte il Gavia, mi fermo ad una bellissima fontana a fare acqua e a mangiare l'unica fonte di energia che ho con me , non ho altra soluzione senza soldi e telefono !!!! Quanti ricordi su questa salita , quanti amici ho vissuto su questa salita, quanta fatica ho lasciato su questa salita , quanta gioia ho catturato su questa salita , .....la mia mente parte per sentieri infiniti il corpo e l'anima si fondono creando un'estasi di felicità . San Caterina , lascio il paese per immergermi nel selvaggio passo, luoghi dove l'umano no saprà mai governare la meravigliosa forza della natura , può solo condividerne l'armonia dell'essere parte di un unico progetto....la VITA. Ormai le mie energie sono al lumicino , ho finito la benzina, si pedala con l'anima, raccolgo la forza per arrivare al passo, il tempo regge , INCREDIBILE quello che mi aspetta quassù , il bellissimo lago Bianco dalle acque limpidissime , pure, innocenti come l'anima di un bambino, come mi sento io in questo ATTIMO, parte di madre natura .Dal passo Gavia la vista é a 360°, un bellissimo panorama sull'imponente Ortles, il Gran Zebrù, il Cevedale, il Tresero, il San Matteo e il Gruppo Adame....e vaiiiiii.Di Claudio nessuna traccia , devo pensare qualcosa non posso continuare senza cibo. entro nel bar e chiedo se gentilmente mi fa fare una telefonata, telefono al mio telefono !!!! suona...meno male, risponde Claudio che mi dice che è a metà Gavia, 10 minuti e arriva !!!! mi metto tranquillo su una panchina a parlare con una giovane coppia di ciclisti, il tempo vola e Claudio arriva, in macchina c'è anche Fabio, demolito dopo lo Stelvio !!!! non fa ora a scendere che mi trapassa di rimproveri, a suo avviso dovevo aspettare la truppa !!!! lo blocco.....stop, reset, non è successo nulla !!!! mi riempio le tasche di cibo e indumenti per ogni evenienza , cellulare, soldi, l'accordo è che gli telefono sul passo Tonale per fare il punto delle situazione, ritorno a volare.....liberoooooooo, via in picchiata su Ponte di Legno, dopo pochi km una galleria buia lunga circa 200 metri mi mette in difficoltà , perdo completamente l'orientamento e finisco nella corsia opposta, mi fermo e seguendo la luce dell'uscita riesco a venirne fuori !!!! si riprende la planata su una strada molto stretta senza protezioni, si è sospesi nel vuoto e pensare che fino a qualche anno fa c'era anche un bel pezzo di discesa su un epico sterrato, peccato l'abbiamo tolto !!!! Ponte di Legno , sinistra e su dal passo Tonale, un bellissimo sole padroneggia nel cielo....fa caldo, mi tolgo tutto resto estivo, 8 km di leggera salita e il Tonale è domato, quota 1884 m. sono sul confine tra la Lombardia ed il Trentino, da una parte la Val di Sole dall'altra la Vallecamonica, un anfiteatro naturale aperto al sole e molto panoramico fra i gruppi dell'Ortles e dell'Adamello. Telefono alla truppa, loro sono a Ponte di Legno, decido di ripartire già con me ho tutto il necessario per continuare per altre 7/8 orette !!!! una lunga discesa nella val di sole fatta a tutta mi porta a Ponte di Mostizzolo, 190 km fatti e più di 4000 mds , sono le 16,30, sinistra per Fondo dove parte l'ultimo passo della giornata il domabile Palade, 20 km di continuo su e su mi separano !!! la gamba gira che è una meraviglia e si volaaaaa, la strada non è ben chiara e non avendola mai fatta preferisco chiamare Giancarlo per qualche dritta " sempre dritto fino a Fondo " e ci mettiamo d'accordo di trovarci sulla vetta del passo, mi raggiungerà in macchina per fare qualche foto.....immortalare Musseu il primo brevettato del 2011 !!!!! Sempre sole e caldo...chi avrebbe mai detto dopo le previsioni infami !!! mi fermo ad una fontana un po' di acqua una barretta energetica e via , sulla destra della valle un minaccioso temporale sta scaricando litri d'acqua...speriamo che non cambi direzione e venga a trovarmi proprio sul passo !!! Fondo ci siamo ecco il quarto e ultimo passo della giornata, 15 km dolci, via all'attacco .....mi sto divertendo e sto bene la salita non va mai sopra alla pendenza del 5% ....si volaaaaaa ecco il passo ed ecco il mitico Giancarlo , foto e giù in picchiata "prudente " questo passo per me ha brutti ricordi , l'ultima volta che l'ho fatto è stato nel lontano 2000 quando una macchina mi investì su un tratto completamente dritto , io ero da solo tranquillo vicino al ciglio della strada che ammiravo madre natura dopo un megagiro, mi colpì ai 80 all'ora....sopra c'era un giovane sprovveduto sbadato !!! avevo da sei mesi la mitica bici in titanio della Bianchi la 110 ( distrutta) da allora i miei giri non sono più passati da qui ...ma oggi ci sono , sono qua con una nuova mitica bici in titanio la Davidoss a vivere anche questa paura !!! e vaiii sono a Marlengo fine discesa Giancarlo mi lascia indicandomi l'ultimo incrocio prima dell'arrivo, tre km mi separano da Merano , tre km di scarico per poi proseguire nel viaggio !!!! Arrivo al camping Tennis alle ore 19,35 con 250 km e 5530 mds, brevetto fatto 12 ore e 5 minuti, gran bel giro......tosto, mi telefona Claudio che mi di ce che anche Roberto si è arreso !!!! sono rimasti Mario e Paolo hanno un ritardo di un'oretta circa, decido fin che aspetto di andare con Giancarlo e amico a farmi una pizza con birra !!!! Quando rientriamo alla base Claudio è già li e sta per arrivare il resto della truppa, sono le 21 tutto pronto per il lato b della giornata ....la magica notte , inforco la mitica bici in titanio e via giù per la ciclabile Merano/Verona 170 km piani verso l'infinito !!!!!!


Leopardi : L'Infinito
Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
E questa siepe, che da tanta parte
Dell'ultimo orizzonte il guardo escude.
Ma sedendo e mirando, interminati
Spazi di là quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo; ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e il suon di lei. Così tra questa
Immensità s'annega il pensier mio:
E il naufragar m'è dolce in questo mare

Mario e Paolo hanno terminato il brevetto in 13 ore e 30 minuti.....GRANDISSIMI, hanno fatto un'impresa !!!
Roberto e Fabio grandi lo stesso è sempre un onore morire in battaglia !!!!! GRAZIE Claudio per la tua grande anima, GRAZIE a tutti quelli che hanno condiviso con me questo meraviglioso brevetto e GRAZIE Giancarlo sei un GRANDEEEEEE .

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