400 di oderzo

Bene ci aspetta un 400 , la storia comincia a farsi divertente .
Come al solito , per non spendere troppi soldi e non rubare tanto tempo alla famiglia un "non stop 24 ore" o forse di più questa volta ,visto che i km sono 400.
Ore 2 sveglia , ore 3 ritrovo casello Verona est con Mauro , alle 4 50 con largo anticipo siamo a Oderzo non c'è ancora nessuno tutto tace .
Penso ...... se fosse una granfondo sarebbero già tutti in griglia tesi pronti a scannarsi qua è un'altra realtà
Alle 5 10 ecco i primi rando saluti abbracci e pronti per la partenza , siamo in 33 non tutti randagi , noto gente allestita da granfondo senza niente addosso, o hanno" l'ammiraglia" a presso o sono dei sprovveduti .
Comincia albeggiare una bellissima giornata, cielo limpidissimo e una temperatura mite ,ore 6 pronti via si parte tutti assieme l'andatura è gradevole si viaggia , il percorso è segnalato molto bene , intanto si deve andare fino a Jesolo e tornare fino a Ciano del Montello per trovare una salita dunque è meglio stare in gruppo, dopo pochi km 5 mega bestie tirati a festa si mettono d'avanti e giù a menare, andatura da granfondo , non ho problemi sto in scia tranquillamente , io abituato a tirare i 40 in scia mi vanno bene , tra campagne, profumi, e colori, arriviamo a Motta di Livenza li ci attende il fiume Livenza che ci scorterà fino quasi al mare a Carole li incominciamo a sentire il profumo del mare , arriviamo a Jesolo la media oraria è importante 35 e rotti , siamo rimasti una 15 i 5 fenomeni e 10 randagi , il mio obbiettivo è arrivare fino alle prime salite del Montello assieme poi ognuno prenderà il suo ritmo .

Purtroppo al 120 km in una curva Mauro si impappina contro un randagio e cade , ( guarda caso proprio la stessa persona che alla 1001 a preso una lepre e ha causato un megavolo e anche in quella occasione Mauro era caduto)
L'impatto è violento e nella caduta a parte le botte prende una mega storta alla caviglia destra .

Ricomponiamo il tutto e ripartiamo il gruppo è già andato , facciamo un paio di km tranquilli la caviglia gli fa male , poi mi guarda e mi dice andiamo , in lontananza circa un km su un mega rettilineo vediamo il gruppo, butto giù il 50 /13 e si mena si viaggia stabili ai 45 orari , 500 metri e ci siamo Mauro mi da il cambio e il gioco è fatto siamo rientrati , ma abbiamo speso molto e i prof cominciano sentire profumo di salita , specialmente una mega bestia che è da Oderzo che ha stabile in canna il 53/13 e quando si mette a tirare fa molto male , i randagi saltano come birilli e su uno strappo affrontato ai 45 orari la mega bestia conclude l'opera , mollo anch'io ormai la salita è li a pochi km , formiamo un quartetto d'avanti sono rimasti in 5.
Percorriamo tutte le salitelle del montello scenario dell'ultimo mondiale dei prof, bei scenari , molti ciclisti sulla strada ci osservano incoriusiti dal nostro equipaggio , arriviamo al controllo di Cornuda dove troviamo uno dei 5 d'avanti che ci aspetta , mega mangiata arriva anche il mio amico Fulvio Gambaro , aspetto che mangi e via , siamo in 6.
Cominciano le salite vere subito la mitica Mostacin di 3 km che ci porterà verso Pederobba dove si staccano Fulvio e "lepre" non li vedremo più , poi si sale sul monfenerà ( monte tomba) salita infernale con strappi micidiali per 7 km o patito tanto, le gambe sono legnose e il sole picchia duro , faccio cenno a Mauro che vada ci vedremo su a 880 di altura ( cima coppi della giornata).

A un km dalla vetta riprendo uno delle 5 bestie che tiravano alla mattina , ora d'avanti sono rimasti in tre .
Arrivo alla vetta 210 km fatti 1800 mds e abbiamo la media dei 32 , pazzesco !!!!!! da veri randagi ??????

Mi incanto un'attimo ad osservare boschi di querce e roveri e un panorama stupendo , troviamo dei centauri del posto molto simpatichi si mangia si scherza breve relax e avanti tutta .
Si ritorna in valle siamo in cinque un contunio sali scendi spaccacambe e un mega temporale che lambisce il tracciato ci accompagnano fino a ponte delle alpi , l'ultimo aggregato Marino accusa la fatica delle trainate della mattina a crampi , lo lasciamo dietro tranquillo che recuperi anche perché secondo me è un "fenomeno " poca esperienza a livello randagio , bici nuda con uno spolverino infilato nella tasca , niente cibo a parte due tre barrette .

Pensare quello che ho dietro io mi manca solo il sacco a pelo .
Dopo ponte delle alpi vedo e sento che c'è bisogno di uno stacco , facciamo tappa a un bar si tira il fiato prima della seconda serie di salite , le famose grotte del caglieron una salita di circa 5 km dove troviamo il controllo segreto , 300 km fatti si scende e si sale fino a castello d'aviano , posti molto belli paesini medioevali e campagna , 350 km fatti e 3000 mds ci aspettano 50 di piano che ci riporteranno a Oderzo.Ormai la sera si fa strada ma manca poco dovremmo arrivare prima del buio la gamba gira a tutti a parte a Mauro che comincia accusare il dolore alla caviglia , non riesce più a spingere si ferma , breve pausa ,si riprende lentamente sui 25 orari con Mauro trainato a turno con una mano sulla spalla .
Ore 20 30 dopo 400 km e 3000 mds siamo arrivati a Oderzo abbracci baci , pasta party .
Complimenti agli organizzatori per la loro semplicità e disponibilità rando organizzata perfettamente e posti molto belli .
Grazie ai miei amici di avventura persone squisite e semplici .

Commenti

Fabiozen ha detto…
Alla faccia delle medie da rando!!!Complimenti, ciao

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