uscita 23/24 maggio
Non ho ricordi di essere stato ammalato , freddo acqua, caldo , neve , vento, tempesta, ne ho passate di tutti i colori in questi ultimi anni ma mai niente di niente il mio fisico avanti tutta non si lamenta mai , purtroppo sto giro ho dovuto rinunciare.
Questo primo caldo accompagnato da un banalissimo mal di gola e la mia testardaggine di non mollare mai mi hanno messo con le spalle al muro .
23 maggio programma nove colli notturna e ritorno in bici un 500 km niente male .
Allenamenti blandi e un gran caldo mi accompagnano durante la settimana pronti per il by night, giovedì 21 mi alzo al mattino con un leggero mal di gola e raffreddore che con il passare delle ore si tramuta in un vero tormento accompagnato da febbre , da li nasce la decisione di non osare il grande viaggio ma di limitarmi a fare qualche scambatina tranquilla nei d'intorni di negrar , un'altra bella sudatina in bici e tutto passa !!!!
Telefono a miei compagni di avventura e riferisco che questa volta non ci sarò , purtroppo intraprendere un viaggio cosi con febbre non me la sento anche perché non vorrei essere di peso o rovinare il viaggio anche a loro.
Sabato pomeriggio dopo il lavoro ore 15 scambatina con mio fratello e moglie un 50 km blando breonio e ritorno , sensazioni fisiche pessime questa sudatina a peggiorato la situazione Ma forse non devo avere fretta vedrai che pian piano si sblocca e si riparte .
Domenica mattina ore 5 sono sveglio , che si fa ? visto che il caldo deve ancora venire meglio aproffitarne per fare un giro.
Colazione al volo e via ore 5 45 in bici verso il lago poi si vedrà.
Sempre intasato fra una starnuto e un'altro arrivo al lago , la gamba gira è piena sono 5 giorni che praticamente non pedalo , la voglia di evadere è tanta e allora decido di fare il giro della valle già sono 150 km piatti cosa vuoi che siano , tranquilli .
Un paio di orette e sono a torbole , destra o sinistra la voglia di pedalare è tanta e allora si gira per il santa barbara e poi si vedrà !!!! i primi tornanti sono molto duri e poi venendo dal piano bisogna prendere il ritmo do po due tornanti sono calzato a pochi metri da due ciclisti evoluti , belli tirati asciutti e con bici da prof ( tubolari e niente di niente sopra se non un portaboraccia con infilata una misera borraccia da 500 ml).
Conoscendo bene la salita salgo regolare , senza osare troppo anche perché devo arrivare fino a casa e viste le condizioni fisiche meglio stare tranquilli.
Si viaggia sui 10 orari , la distanza dai prof rimane invariata , arrivo su un tratto davvero duro dove la strada per 500 metri non molla mai sotto il 13% compensata da uno splendido panorama sul lago di garda , mi giro per vedere la compagnia come è messa , noto con sorpresa che hanno perso alcuni metri , dentro di me penso strano !!! difficilmente sbaglio valutare un ciclista .
8 KM ormai dietro non ci sono più li vedo in lontananza tre tornanti sotto, sempre accompagnato da uno splendido panorama e musica nelle orecchie mi preparo ad affrontare gli ultimi 5 km i più facili , dopo 2 km in lontananza vedo arrivare come un missile uno dei due prof , butto giù due rapporti e via , vediamo se riesce a prendermi , la velocita sale notevolmente e anche il battito , 1 km alla vetta , ultimo curva e poi un dritto di 500 metri ormai è dietro a pochi metri volata finale arriviamo praticamente assieme ci guardiamo e ci mettiamo a ridere .
Parlando, aspettando il suo amico mi spiega che è uno che fa cronoscalate e da quello che dice mena bene il suo record su questa salita è di 49 minuti , per la cronaca e la gioia di Fabio oggi ho impiegato un'ora e 5 minuti , il record di questa salita è di 47 minuti. sono 13 km con pendenza media del 8 % considerando che ci sono alcuni tratti piani e strappi al 15% è veramente dura .
Quando mi chiede da dove vengo "verona" , la prima domanda che mi fà è " ma sei venuto in macchina fino dove" allora io gli spiego il tutto meravigliato e perplesso si complimenta per quello che faccio e per come sono salito oggi su questa salita con 90 km nelle gambe e il cestino della spesa attaccato al manubrio.
Saluti e via si parte per la val d'Adige , ormai il sole picchia duro vento laterale si viaggia tranquilli , arrivo ad Ala, fisicamente sento che non gira però guardo in su e vedo la z di zorro della sdruzzinà come si fa rinunciare ..... anche col rischio di bruscare qualche malanno che comprometta la stagione !!!!!! per la cronaca la sdruzzinà è 14 km con pendenza media del 10% e parecchi strappi al 20%.
Sinistra si và , fermata alla fontana riempio le boraccie però non mi bagno e non mi slaccio la maglietta devo stare attento a non dare il colpo di grazia a questo mio fisico , 120 km fatti e 1300 mds primo strappo infernale al 20% che porta al ponte poi spiana per 7 km al 10% , le gambe non girano non salgo mai sopra ai 6 km orari , ne esco in qualche maniera il caldo è terrificante , l'intasamento testa polmoni idem , non mi slaccio e non mi bagno ma bevo continuo a bere ,mi attesto sui 9 km orari fino al 7 km dove prima del disumano bosco prendo respiro , non so se ne esco senza mettere il piede perterra , ciclisti che scendono mi gridano bravo grande mi danno limput di ripartire non mollare in quei due km di bosco mi riaffiorano tanti pensieri e provo delle sensazioni indescrivibili ( andare oltre), a meta muro una macchina con due passanti si ferma e mi incita , mi chiede come stò " tutto bene grazie " mi sembra di essere sul lombarda qualche anno fa quando a inizio salita praticamente ero finito ma poi pian piano sono salito.
Ci siamo ne sono fuori , arrivo alla fontana di sega dove riempio le borraccie e mi bagno un po devo abbassare la temperatura corporea.
Passo fittanze è fatta un'ora e trenta , sono un grande o un pazzo non lo so ma mi diverto così .
40 km di discesa con uno strappetto a sant'anna e sono a casa per un totale di 180 km , 3000 mds e una bronchite in atto che dovrà essere curata con antibiotici.
Questo primo caldo accompagnato da un banalissimo mal di gola e la mia testardaggine di non mollare mai mi hanno messo con le spalle al muro .
23 maggio programma nove colli notturna e ritorno in bici un 500 km niente male .
Allenamenti blandi e un gran caldo mi accompagnano durante la settimana pronti per il by night, giovedì 21 mi alzo al mattino con un leggero mal di gola e raffreddore che con il passare delle ore si tramuta in un vero tormento accompagnato da febbre , da li nasce la decisione di non osare il grande viaggio ma di limitarmi a fare qualche scambatina tranquilla nei d'intorni di negrar , un'altra bella sudatina in bici e tutto passa !!!!
Telefono a miei compagni di avventura e riferisco che questa volta non ci sarò , purtroppo intraprendere un viaggio cosi con febbre non me la sento anche perché non vorrei essere di peso o rovinare il viaggio anche a loro.
Sabato pomeriggio dopo il lavoro ore 15 scambatina con mio fratello e moglie un 50 km blando breonio e ritorno , sensazioni fisiche pessime questa sudatina a peggiorato la situazione Ma forse non devo avere fretta vedrai che pian piano si sblocca e si riparte .
Domenica mattina ore 5 sono sveglio , che si fa ? visto che il caldo deve ancora venire meglio aproffitarne per fare un giro.
Colazione al volo e via ore 5 45 in bici verso il lago poi si vedrà.
Sempre intasato fra una starnuto e un'altro arrivo al lago , la gamba gira è piena sono 5 giorni che praticamente non pedalo , la voglia di evadere è tanta e allora decido di fare il giro della valle già sono 150 km piatti cosa vuoi che siano , tranquilli .
Un paio di orette e sono a torbole , destra o sinistra la voglia di pedalare è tanta e allora si gira per il santa barbara e poi si vedrà !!!! i primi tornanti sono molto duri e poi venendo dal piano bisogna prendere il ritmo do po due tornanti sono calzato a pochi metri da due ciclisti evoluti , belli tirati asciutti e con bici da prof ( tubolari e niente di niente sopra se non un portaboraccia con infilata una misera borraccia da 500 ml).
Conoscendo bene la salita salgo regolare , senza osare troppo anche perché devo arrivare fino a casa e viste le condizioni fisiche meglio stare tranquilli.
Si viaggia sui 10 orari , la distanza dai prof rimane invariata , arrivo su un tratto davvero duro dove la strada per 500 metri non molla mai sotto il 13% compensata da uno splendido panorama sul lago di garda , mi giro per vedere la compagnia come è messa , noto con sorpresa che hanno perso alcuni metri , dentro di me penso strano !!! difficilmente sbaglio valutare un ciclista .
8 KM ormai dietro non ci sono più li vedo in lontananza tre tornanti sotto, sempre accompagnato da uno splendido panorama e musica nelle orecchie mi preparo ad affrontare gli ultimi 5 km i più facili , dopo 2 km in lontananza vedo arrivare come un missile uno dei due prof , butto giù due rapporti e via , vediamo se riesce a prendermi , la velocita sale notevolmente e anche il battito , 1 km alla vetta , ultimo curva e poi un dritto di 500 metri ormai è dietro a pochi metri volata finale arriviamo praticamente assieme ci guardiamo e ci mettiamo a ridere .
Parlando, aspettando il suo amico mi spiega che è uno che fa cronoscalate e da quello che dice mena bene il suo record su questa salita è di 49 minuti , per la cronaca e la gioia di Fabio oggi ho impiegato un'ora e 5 minuti , il record di questa salita è di 47 minuti. sono 13 km con pendenza media del 8 % considerando che ci sono alcuni tratti piani e strappi al 15% è veramente dura .
Quando mi chiede da dove vengo "verona" , la prima domanda che mi fà è " ma sei venuto in macchina fino dove" allora io gli spiego il tutto meravigliato e perplesso si complimenta per quello che faccio e per come sono salito oggi su questa salita con 90 km nelle gambe e il cestino della spesa attaccato al manubrio.
Saluti e via si parte per la val d'Adige , ormai il sole picchia duro vento laterale si viaggia tranquilli , arrivo ad Ala, fisicamente sento che non gira però guardo in su e vedo la z di zorro della sdruzzinà come si fa rinunciare ..... anche col rischio di bruscare qualche malanno che comprometta la stagione !!!!!! per la cronaca la sdruzzinà è 14 km con pendenza media del 10% e parecchi strappi al 20%.
Sinistra si và , fermata alla fontana riempio le boraccie però non mi bagno e non mi slaccio la maglietta devo stare attento a non dare il colpo di grazia a questo mio fisico , 120 km fatti e 1300 mds primo strappo infernale al 20% che porta al ponte poi spiana per 7 km al 10% , le gambe non girano non salgo mai sopra ai 6 km orari , ne esco in qualche maniera il caldo è terrificante , l'intasamento testa polmoni idem , non mi slaccio e non mi bagno ma bevo continuo a bere ,mi attesto sui 9 km orari fino al 7 km dove prima del disumano bosco prendo respiro , non so se ne esco senza mettere il piede perterra , ciclisti che scendono mi gridano bravo grande mi danno limput di ripartire non mollare in quei due km di bosco mi riaffiorano tanti pensieri e provo delle sensazioni indescrivibili ( andare oltre), a meta muro una macchina con due passanti si ferma e mi incita , mi chiede come stò " tutto bene grazie " mi sembra di essere sul lombarda qualche anno fa quando a inizio salita praticamente ero finito ma poi pian piano sono salito.
Ci siamo ne sono fuori , arrivo alla fontana di sega dove riempio le borraccie e mi bagno un po devo abbassare la temperatura corporea.
Passo fittanze è fatta un'ora e trenta , sono un grande o un pazzo non lo so ma mi diverto così .
40 km di discesa con uno strappetto a sant'anna e sono a casa per un totale di 180 km , 3000 mds e una bronchite in atto che dovrà essere curata con antibiotici.
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