Trittico baldo lessinia

In programma questo fine settimana c'era il monte grappa, ma dopo una settimana infernale sul lavoro per il gran caldo decido di rinviare a tempi migliori ,si resta in zona a fare quello che viene .
Naturalmente decido di partire presto sul fresco ore 4 , il resto della truppa parte alle sette , troppo tardi manderò un messaggio per strada che non ci sarò.
Ore 3,40 suona la sveglia , colazione preparativi bici, abbigliamento e cibo , alle ore 4,15 sono in bici fuori c'è buio pesto la temperatura è gradevole, dopo pochi metri mi tolgo lo spolverino e resto in divisa estiva , ci sono 25 gradi alle 4 del mattino !!!!!
Direzione lago naturalmente , l'alba sul lago è qualcosa di meraviglioso non posso perdermela, poi si vedrà , nel tragitto verso il lago trovo i figli della notte che ritornano dallo sballo, la polizia che li bracca , qualche locale e venditore ambulante ancora aperto , l'ultimo spuntino prima di una domenica passata a letto con zombite , ma!!!!!!
Ultima discesa per il lungolago, all'improvviso mi trovo d'avanti 5 supergnocche stratirate ,stracotte che camminano lungo il ciglio della strada un saluto reciproco e via cambio guardia loro a nanna ed io a vivere il mattino .
Eccoci ci siamo il mio sguardo cattura subito l'immenso catino d'acqua attorniato da lucciole , mi viene la pelle d'oca , tira un forte vento contrario, ma non me ne accorgo catturato da mille varianti che questa alba mi regala , arrivo a Torbole la patria dei selfisti, con un tempo cosi c'è il mondo, sono le 6 30 del mattino , che si fa ? un'imput mi coglie di sorpresa , decido di fare due salite stupendamente belle , stupendamente selvagge e stupendamente dure, battute poco dai ciclisti per la sua asprezza .
Nago\ baldo una salita di 15 km si parte da 70 metri di Torbole per arrivare quasi sull'altissimo a quota 1550 dove la strada asfaltata finisce per lasciare il posto ad un sterrato ghiaioso difficile da percorrere anche in mtb che porta in vetta.
Arrivo a Nago primo strappo fatto , la strada lascia l'abitato per immergersi in un verde selvaggio , una stradina stretta che si inerpica con pendenze che non vanno mai sotto l' 8% e rasoiate al 18% il panorama è a dir poco sublime,immaginate.... natura incontaminata grandi alberi secolari enormi pareti di roccia che spuntano dal lago e un" leggero" venticello che ti accarezza , km 10 la strada lascia la sponda del lago e si infila in un bosco primitivo lasciato al proprio ciclo naturale , molte piante cadute e enormi massi sospesi pronti a rotolare " molto pericolosi" il mio occhio è super vigile anche perché sono da solo e se succede qualcosa qua ciao...
La strada diventa ancora più stretta e sporca ormai è misto sterrato le pendenze non vanno mai sotto il 10 % lascio il bosco ormai sono sopra trovo alcune baite ai piedi dell'altissimo , ma la strada si fa ancora più impegnativa le pendenze si attestano sul 15% bisogna stare seduti altrimenti sci scivola , è dura molto dura la velocita è sempre più bassa , finalmente ci sono.... ecco lo sterrato , 15 km pendenza media poco meno del 10% , percorro un pezzo di sterrato il giusto per riuscire a vedere la vetta e poi dopo qualche foto e un megapanino via giù in picchiata .
Mi gusto tutto il panorama , comincio trovare gente che sale in bici , nessuno con la bici da corsa, tutti in mtb è più logico cosi puoi salire fino sopra e poi immergerti nel parco naturale del baldo con le sue mille varianti , ma il logico a me non piace !!!!!!
Nel 2010 i miei obbiettivi se il fisico regge è qualche bella avventura in mtb , sicuramente questi posti saranno i miei campi di allenamento "ciao a presto" .
Ritorno a Nago , pieno di acqua e dalla pista ciclabile mi dirigo a Mori , il sole ormai è bello alto la temperatura è calda ma non afosa il temporale della scorsa notte ha lavorato bene , destra per Brentonico, mi attende una salita di 24 km e 1200 mds , dopo pochi km trovo un compagno di viaggio ci perdiamo in parole fino a Brentonico dove le nostre strade si dividono lui per la classica io per la variante che passa da Polsa per poi fare gli ultimi km in mezzo ai pascoli su uno sterrato, la salita di Nago a lasciato il segno, le gambe non girano, si fatica, ma si sale, mi fermo a Prada per riempire le borracce , arrivo a Polsa fermata ad un bar coca e via, mentre salgo inforco un'altro megapanino e mi fermo a fare foto e ammirare il panorama , questo ultimo tratto è stupendo un misto di sterrato e asfalto in mezzo a praterie fino a cima vignola , corno della paura .
11,30 sono sopra mi aspetta una discesa che conosco molto bene, spettacolare che porta ad Avio 140 km fatti e 3200 mds , sono stanco ma non distrutto la "sdruzzinà" ( 14 km p. m. 9%) ci dovrebbe stare !!!!! Mentre scendo all'improvviso in una curva mi parte la bici , una megascivolata sul fianco destro per fortuna non arrivano macchine altrimenti .....
Mi rialzo , non riesco a capire cosa sia successo andavo piano non c'è logica, appoggio la bici al muro e mi controllo , escorazione e botte fiancata destra al gomito e coscia il resto mi sembra illeso spruzzatina d'acqua per disinfettare e mi arrotolo i pantaloncini in modo che la ferita sia scoperta , controllo la strada per vedere se ci sono delle macchie di unto , niente !!! controllo la bici , leva destra storta e.... eccolo ca... ruota d'avanti sgonfia , si vede che sullo sterrato di prima si è pizzicata ed si è sgonfiata piano piano .
Cambio camera e scendo molto lentamente, che sfiga, ma fa parte del gioco ci può stare, che si fa?
Le botte si fanno sentire e anche il caldo , ormai sono le ore 12 la sdruzzina mi sembra lontana fuori portata , ma la mia palestra di allenamento, la mia alleata di tante avventure ci può stare la peri\fosse, almeno ci provo .
Percorro i 9 km che dividono Avio da Peri tranquillo mangiando un'altro panino e ascoltando le sensazioni che mi trasmette il mio "custode " si perché ognuno di noi a un "custode" che interagisce fra mente e corpo basta saperlo ascoltare .
Sono a Peri , si sale per Fosse sotto un sole battente si suda e si beve , non riesco a superare i 10 orari ma non mollo mi riaffiorano in mente tutte le volte che sono salito anche più cotto e allora avanti cerco di non superare mai un certo battito , maglietta aperta pantaloncini arrotolati ,arrivo al pezzo duro il famoso 9° tornante la velocità scende ai 7 orari però si comincia a respirare c'è un po di ombra e un leggero venticello , mi trascino per 2 km ed eccoci alla vetta , è fatta anche questa volta , senza fermarmi arrivo a sant'Anna dove mi allaccio la maglietta per scendere alla meson dove arrivo alle ore 14,40 dopo 200 km e 4300 mds .

Commenti

Fabiozen ha detto…
Ci stai prendendo gusto con gli sterrati! La salita di Nago deve essere proprio bella, mi manca, ma appena posso vado a farla. Bel giro, ciao

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