Carpe diem

Dopo una settimana tirata , poco sonno, fisico stanco , eccomi "pronto" alla seconda uscita del randogiro traguardovolante , ore 8 alla diga del Chievo .
Ore 7:30 esco dal garage -2 , squilla il telefono è Ennio troppo freddo non viene , ormai per lui del 41 l'estremo mentalmente regge poco , ciao amico alla prossima.
Lentamente mi incammino verso la diga , il freddo si fa sentire , ormai è tre mesi che siamo chiusi in questa morsa di gelo . arrivo per primo , il giro previsto per oggi è Chiampo e ritorno un 120 km vivace specialmente nel ritorno dove le rampe sono cattive , cielo splendido azzurro vivo , arriva il resto del gruppo siamo in 11 e a San Martino si aggregherà Marco , via si parte siamo pronti per un'altra grande avventura , il morale è alto anche se ci sono vari dubbi e timore nei confronti del mio modo di vivere la bici , affascinante ma dura da digerire se non supermotivati e voglia di andare oltre "chissà quel pazzo di Musseu dove ci porterà sto giro ", ma nello stesso tempo attratti dal mettersi alla prova con i propri limiti fisici e mentali .
Sono consapevole dei miei mezzi e di quello dei miei amici , parto fiducioso che anche oggi ci divertiremo , non può essere diversamente con Andrea , Luca , Piace Gianni , Giovanni e il resto che purtroppo non ricordo più i nomi , la grande amica Rosy che mi sorprende per il suo grande carattere , duro ma dolce , vera , positiva e il mitico capitano Caio che penso sia partito alle 6 per poter dividere più avanti il tracciato con noi , troppo forte mentalmente , ma purtroppo anche a tavola con conseguente sovrappeso che limita la performance in salita !!!!
Si fiancheggia l'Adige fino alle porte di Verona , per poi prendere la mitica salita delle torricelle teatro di molte battaglie ciclistiche , si sale tranquilli il sole ormai riscalda le nostre anime , scolliniamo fiduciosi che a breve anche la temperatura salirà , ma purtroppo poco prima di Montorio un muro di nebbia è li che ci attende , tutto bianco ,grigio ,tetro , l'istinto mi direbbe di girare subito a sinistra verso i monti , verso il sole verso la vita , ma c'è Marco a San Martino che ci aspetta ,di fronte a me il muro di nebbia si rivela in tutta la sua imponenza: la visibilità si riduce a un raggio di circa dieci metri intorno a me, come se dall’alto ci fosse un gigantesco faro da palco scenico che mi segue lungo tutto l’itinerario. Più che alla strada visto che la conosco bene per averla percorsa più volte mi affido alla memoria, per poter capire a che punto sono del mio tragitto , la truppa segue in silenzio , arriviamo a San Martino c'è Marco , ci avverte che in giù butta ancora peggio , ma cosa vuoi farci , esperienza da vivere anche questa !!!!! faccio l'andatura con Marco gli chiedo visto che lui è del luogo se ci sono stradine alternative in collina per uscire da questo inferno , lui titubante rifiuta l'ipotesi a paura che ci sia ghiaccio sulle strade , non insisto conoscendo la sua non grande destrezza in bici , intanto guardo con gioia agli alberi che costeggiano le strade e sono felice quando passo per paesi o costruzioni, perché tolgono spazio alla nebbia e allargano di qualche metro la visibilità. Ma è solo una gioia di un attimo, che mi invita comunque ad andare avanti , si arriva a Soave ormai siamo ricoperti di ghiaccio , per oggi basta questa nebbia mi ha rotto , parlo con Marco e gli dico adesso si sale , chiedo al gruppo tutti d'accordo , si sale verso il paradiso , Castel Cerino una salita media , dopo poche curve ecco il sole , yahoooooo ....finalmente, tutti felici verso il disgelo !!! Ciao Caio penso che le nostre ruote per oggi purtroppo non si incontreranno .

3km di salita un cartello indica strada chiusa , no problem con la bici si passa dovunque , almeno dovrebbe essere cosi ...., pochi metri e d'avanti a noi a tutta strada una montagna di terra per 500 metri , bici in spalla e si cammina su terra fangosa che si attacca come colla , fra imprechi di Giovanni e battutine dopo un po ne veniamo fuori , si pulisce la bici e via verso la vetta , in salita si sta molto bene anzi c'è quasi caldo , ma quando è ora di scendere fra ghiaccio e strada rotta c'è da stare molto attenti e poi per fortuna che sono discese corte altrimenti il freddo farebbe il resto .

Montecchia , ci sarebbe una bella salitella da queste parti di quelle toste , ma preferiamo volare basso sembra che la nebbia stia andando via , e poi il ritorno è tutta salita dunque almeno che non vogliamo fare un tappone dolomitico meglio risparmiare .

Niente da fare caz.....oggi questa fastidiosa nebbia non ci lascia , arrivo ad un bivio a sinistra cartello per Santa Margherita , salita micidiale lunga 5 km con strappi al 16 % e pendenza media del 10% che porta in quota per poi scendere direttamente nella valle di Chiampo , guardo Marco e gli dico "via si sale" lui mi guarda perplesso conoscendola molto bene , la truppa segue ma reclama una pausa caffè , ma non è tempo bisogna arrivare al giro di boa e poi si stacca , il sole mette allegria anche se le pendenze infliggono delle pesanti bastonate che il povero Gianni che è un mese che non usa la bici accusa impietosamente , ma non molla , grande carattere , ne faremmo delle belle nel 2010 io e lui .

La Rosy sempre positiva , motivita ,prosegue imperterrita , arrivati in vetta si scende per Arzignano dove ci attendono 5 km di piano prima della pausa caffè al 65 ° km , purtroppo nella crono che ci porta a Chiampo perdiamo Gianni , dopo 20 minuti di telefonate e ricerca eccoci di nuovo tutti assieme , ritemprati da una pausa caffè. Marco è da un po che avverte la truppa che la prossima salita che porta a San Giovanni è tosta io cerco di sminuire la cosa ma so che ci sarà da soffrire almeno per i primi 2 km , pochi metri e un muro d'avanti a noi , bellissimo..... ognuno sale come può , a parte Gianni che sale e basta , sullo strappo più duro al 20 % mi affianco a lui stiamo pedalando ai 4 orari rischio di ribaltamento ma non molla , parliamo delle prossime uscite , grandi cose si faranno , e poi lui deve prepararsi per la 1001 miglia che si terrà in 'agosto la più dura randonneè che io abbia mai fatto con i suoi 1600 km i suoi 22000 mds e la spartanita con qui era organizzata !!!!!
Arrivati sopra so che il peggio è passato ci attendono poche colline dolci , sono le ore 12 eccoci sopra , uno splendido paesaggio, tutto ricoperto da un manto bianco , raggi di sole formano splendidi giochi di luce che riscaldano e invadono di emozioni le nostre anime , bellissimo , vorrei fermare il tempo , correre in quei prati bianchi e ....... "svegliati si riparte "una ripida discesa e siamo di nuovo a Montecchia , il gruppo è entrato nella parte e si sta divertendo , la fatica si fa sentire ma nulla ormai puo fermarci, salita castel cerino e poi un dentro e fuori su e giù da striscie di asfalto posato su splendide colline dove regna solo madre natura fino a Colognola ai colli dove si ritorna sulla statale che ci riporta dal piano a Verona , arriviamo con 125 km e 1800 mds , giornata splendida dove emozioni costruttive sono scorse attraverso di noi dando forza vitale al nostro fisico producendo energia emozionale e fisica .
Carper diem "vivi questo mondo e vivilo con intensità, con passione.Vivilo con totalità,con tutto il tuo essere....e da quella passione, amore e gioia, diventerai capace di andare oltre "

Commenti

Fabiozen ha detto…
Bravo Giorgio, bellissima la tua idea di "scortare" questo gruppo fino all' obbiettivo di luglio.
Per la cronaca, io e Vale iscritti!

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