1 febbraio uscita hard

Oggi è stata un'uscita veramente dura , niente di particolare come percorso , ma le condizioni climatiche e un taglio alla testa( 4 punti) rimediato ieri mi hanno portato al limite .
Mai successo nella mia piccola" carriera" ciclista percorrere il lago di domenica mattina di febbraio sponda veronese e non trovare un ciclista , ( uscire in condizioni particolari serve per temprare il fisico ma soprattutto per la mente, essere in grado di affrontare situazioni difficili , umiltà e forza di volonta, per imparare a crescere nella roda della vita.) ore 6 30 uno sguardo fuori dalla finestra per vedere come butta , beneeee neve e 0 gradi , ma non mi sembra una giornata piovosa così decido di lasciare a casa sia il copri casco che i pantaloni da acqua, grossissimo errore la pagherò cara, se succede a una rando importante ti può compromettere la prestazione, il giro previsto era " il giro della valle" salendo dal lago.
C'è ancora buio un paesaggio fiabesco mi attende, fiocchi di neve , Stelle, calici, grani , io amo la neve.. mi piace tanto l'atmosfera che si viene a creare quando nevica.. mi sento un bambino quando vedo tutti quei fiocchi strani, un po' grandi, un po' piccoli che cadono imperterriti sulle strade, sulle macchine, sentire solo il rumore dei copertoni sulla neve è una sensazione di pace, di serenità' nell'anima...
Pochi km il tempo di entrare sulla statale e il sogno si infrange , comincia albeggiare e piovere , percorro la valpolicella in solitudine accompagnato solo da grossi fuoristrada diretti sulla neve.
Capisco subito che sarà una giornata dura la testa mi scombatte e l'acqua ghiacciata che mi cade sulle cosce mi paralizza il movimento, le mani e i piedi non si scaldano, arrivo a lago , il mio amico il mio compagno di avventure , il tempo peggiora comincia a piovere di brutto , più mi avvicino a Malcesine e più fa freddo e piove , ma non mollo si prosegue fino a Malcesine dove mi fermo per mangiare qualcosa , sono talmente ghiacciato che i movimenti mi riescono difficili, per poter sfilare una barretta dalle tasche ho dovuto levare i guanti , mi tocco le gambe sono completamente bagnate , la testa bagnata , cazzo !!!!! la ferita , devo stare 5 giorni senza bagnarla.
Ecco il momento di avere il coraggio di riconoscere i propri limiti , per oggi basta, una serie di circostanze mi rendono impossibile continuare , è già sufficiente tornare a casa , un 110 in questo periodo e in queste condizioni va più che bene .
Si gira si torna verso la me son , pian piano accompagnato da un nebbioso Garda, arrivo a Bardolino , inforco la panoramica, Cavaion, una tormenta di neve che ti impedisce di tenere aperti gli occhi fino a Sega, dove ritorna acqua ghiacciata fino a casa , a stento scendo dalla bici tutto diventa macchinoso sono ghiacciato , piedi e mani insensibili , doccia calda , super vestito mi infilo sotto le coperte per un'ora circa dove ritorna tutto alla normalità pronto per un'altra avventura.

Commenti

Fabiozen ha detto…
Grande Musseu! "Solo" 110km ma con quel tempo vedrai che te li ricordi per un po'! Ma che hai fatto alla testa? Non sarai mica caduto in bici?
Ciao, Fabio

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